Soccorso Estivo
Sarà il caldo di questi giorni, sarà la trasformazione genetica che i sindacati “professionisti dell’immagine” hanno avuto oramai da molto tempo, ma le dichiarazioni della UIL sfiorano il grottesco.
E’ evidente che da troppo tempo sono fuori dalla logica della tutela dei lavoratori. Basti pensare a come invece vogliono usare con protervia il loro ruolo per entrare nella co-gestione della vita dei lavoratori con gli enti bilaterali, i fondi pensione integrativi nonché assicurazioni vita-salute…
Il club di una élite che arranca per continuare ad avere credibilità… e vuole ostacolare chi con difficoltà sta cercando di esercitare la propria funzione prevista dall’art.39 della Costituzione, attivando insieme alla controparte datoriale tutte quelle norme e accordi che discriminano altre Organizzazioni Sindacali che non sono in linea con le politiche restrittive nei confronti dei lavoratori, in barba alla democrazia e alla pluralità.
Basti pensare ai contratti siglati (Funzioni centrali, Scuola, Sanità, Enti Locali) in pochi giorni all’ARAN e sempre con “il vizio” delle riunioni riservate! … dopo 10 anni di blocco! senza aver mai neanche minacciato un minuto di sciopero per la riapertura degli stessi, siglando un accordo politico con il governo Renzi (30 novembre 2016) che introduce nei CCNL tutte le nefandezze che i colleghi in comando conoscono bene e che il “cartello” (SNAPRECOM-USB-SIPRE-UGL) vorrebbe scongiurare per portare a casa un Contratto degno di questo nome e che tenga conto della peculiarità della PCM.
Ma all’Aran i cosiddetti Confederali hanno “consigliato”, seppure in assenza della Uil ormai NON più rappresentativa, di uniformare il CCNL della Presidenza del Consiglio a tutti gli altri contratti del Pubblico Impiego già firmati, discendenti dallo scellerato Accordo del 16 novembre 2016, approvato da Lor Signori…
Ora la UIL, con infingarda presunzione di chi ostenta ancora un ruolo e una credibilità che non ha più da tempo tra i lavoratori, critica quelle organizzazioni sindacali che vogliono trasparenza, rispetto delle regole e correttezza, arrivando in soccorso, come di consueto, ad un’amministrazione elusiva, evanescente, discriminante e palesemente disinteressata a una reale politica del personale (mobilità, passaggi verticali, riqualificazione ed una efficace ed efficiente organizzazione del lavoro in PCM).
Quindi a seguito dell’informativa superficiale emanata dall’amministrazione, riferita ad un esiguo numero di colleghi (bandi di mobilità 100 Cat B 30 Cat A – passaggi verticali 41 posti!), “il cartello sindacale” ha reiterato la richiesta di incontro nel rispetto delle regole e dei contratti vigenti al fine di formulare proposte che rispettino le esigenze e i diritti dei lavoratori, nonché per trovare soluzioni ai problemi atavici.
RIGETTIAMO DIATRIBE DI BASSA LEGA CHE VOGLIONO DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DEI LAVORATORI SULLE QUESTIONI CHE LI RIGUADANO!