Argomento:

SCIOPERO GENERALE: ADERISCONO I LAVORATORI DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO

USB P.I. PCM, provvedimenti del Governo decimano personale senza toccare veri sprechi

Roma -

 

La USB Pubblico Impiego della Presidenza del Consiglio dei Ministri aderisce allo sciopero generale proclamato il prossimo 22 giugno.

La spending review si dimostra per ciò che è realmente: vendita del patrimonio pubblico, tagli allo Stato Sociale e pesantissimo attacco all'occupazione e al reddito dei lavoratori della Pubblica Amministrazione. Inoltre è inaccettabile il principio indicato dal governo Monti, che considera i lavoratori come spesa da tagliare a partire della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ove si interviene concretamente sugli organici.

Questi provvedimenti non tagliano invece le costosissime esternalizzazioni, che gravano pesantemente sui bilanci e sul depauperamento delle professionalità di centinaia di dipendenti pubblici; non incidono sul mantenimento di dirigenti estranei alla P.A., presenti soprattutto nelle “strutture di missione”; sulla presenza di centinaia di appartenenti alle diverse forze dell’ordine, che sostituiscono il personale civile negli uffici anziché garantire la sicurezza dei cittadini;  ed infine non toccano l’utilizzo ingiustificato e privato delle auto blu.

Le misure adottate dal governo prevedono la decimazione dei dipendenti pubblici, la rottamazione dei sessantenni, il blocco delle tredicesime, la riduzione generale degli stipendi, la riduzione del valore dei buoni pasto, l’aumento dell'inflazione, la disoccupazione crescente, l’aumento esponenziale delle tasse e della diseguaglianza sociale.

Di fronte a questa situazione, il 22 giugno può essere lo sciopero di tutti, al di là delle appartenenze sindacali e politiche. Per questo USB P.I. invita tutti i lavoratori pubblici ad aderire e scendere in piazza.