CONTRATTI E RIFORMA P.A.: IL GOVERNO TRATTI CON CHI RAPPRESENTA I LAVORATORI
COMUNICATO STAMPA
Escluse dal confronto le RdB-CUB rivendicano formalmente il proprio ruolo di interlocutore
Sta venendo alla luce sempre più chiaramente cosa c’era dietro l’attacco mediatico contro i “dipendenti fannulloni”: il progetto governativo di smantellamento della Pubblica Amministrazione attraverso lo strumento consumato della concertazione con CGIL, CISL e UIL.
La frenetica attività di questi giorni, tra Palazzo Chigi, Funzione Pubblica e confederali per la definizione del Memorandum sul lavoro pubblico, altro non è che la gestione delle norme di questo smantellamento, non ultima la revisione della durata dei contratti e la ridefinizione complessiva delle relazioni sindacali.
In queste ore, violando tutta la normativa sulle relazioni sindacali nel Pubblico Impiego – frutto peraltro di accordi concertativi – il Governo ha pensato bene di escludere dal confronto le RdB-CUB, in quanto soggetto sindacale che può concretamente contrastare i processi di destrutturazione e di attacco al mondo del lavoro pubblico.
Vista la portata delle materie in discussione, bene farebbe il Governo a non escludere chi rappresenta una posizione che, ancorché critica, è condivisa da una rilevante parte di dipendenti pubblici.
La modalità del Governo di individuazione degli interlocutori di comodo con cui avere relazioni sindacali, è stata criticata dalle RdB-CUB con comunicazione formale, e approderà nei prossimi giorni sia nei luoghi di lavoro pubblici che nelle aule parlamentari.
Roma, 30 novembre 2006
Ufficio Stampa
Rossella Lamina
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