COMUNICATO SINDACALE - Comparto Agenzia Formazione

Roma -

 

COMUNICATO SINDACALE Direttiva F.P.  - S.S.P.A.

 In considerazione della disapprovazione manifestata da alcune organizzazioni sindacali in merito alla ipotetica direttiva emanata dalla Funzione Pubblica che allargherebbe  il comparto PCM svilendone la peculiarità, esprimiamo alcune valutazioni:

tale direttiva ufficialmente non stabilisce nulla di concreto, ma rappresenta la possibilità che al  personale della costituenda Agenzia per la formazione, siano applicati gli istituti contrattuali del CCNL del comparto Presidenza (una garanzia per i colleghi di ruolo che non possono trasferirsi a Roma), rammentiamo che le stesse sigle (FLP Snaprecom e UNSA) che ora criticano l’operazione, chiesero sul tavolo di trattativa e sottoscrissero unitariamente a RdB CGIL UIL CISL, il protocollo di intesa che prevede il mantenimento del trattamento economico complessivo in godimento e la fruizione della polizza sanitaria.

Ci appare alquanto contraddittorio l’atteggiamento emerso da quelle stesse organizzazioni sindacali che hanno chiesto al Segretario Generale, sul tavolo,  di …dare all’ARAN la stessa indicazione mostrata dalle organizzazioni sindacali… (RdB CGIL CISL UIL UNSA Snaprecom FLP) riguardante il mantenimento dello stesso ambito contrattuale. Abbiamo sostenuto da sempre che la formazione dei futuri dirigenti deve essere gestita direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per rafforzarne il ruolo pubblico.

Per quanto riguarda invece la paventata immissione del personale non appartenente al comparto del pubblico impiego nella costituenda Agenzia per la formazione, può avvenire solo attraverso un improbabile provvedimento legislativo che ne modificherebbe lo stato giuridico contrattuale (da privato a pubblico).

L’obiettivo dell’ostentata presa di posizione da parte di queste organizzazioni, non appare  mirata  alla difesa del comparto, al contrario sembra rivolta unicamente a puri interessi di sigla (campagna elezioni RSU?) altrimenti perché hanno firmato un contratto che non contempla la storicizzazione in busta paga dell’art. 18? (RdB non lo ha firmato proprio per questo).

Facendo leva sui principi corporativi “del meno siamo e meglio stiamo”, le stesse,  promettono ai colleghi condizioni lavorative fantastiche(?), ma in realtà, dinanzi al sistematico processo di smantellamento della Pubblica Amministrazione, rendono anche i lavoratori della PCM sempre più indifesi, indebolendone notevolmente il potere contrattuale.

5 marzo 2007

RdB/CUB Pubblico Impiego

Coordinamento Nazionale

Presidenza del Consiglio dei Ministri