Tutto fa brodo!

Roma -

Come i colleghi sapranno, le disposizioni legislative hanno trasferito presso la PCM le strutture del CIPE, del Turismo e dei Beni Culturali.

         Le modalità adottate per il trasferimento hanno generato confusione e malcontento tra i lavoratori poiché la norma, attualmente, prevede che la manovra  si realizzi mediante l’ invarianza  di spesa.

         La frenesia politica ha concepito un provvedimento nel quale si evidenzia la scarsa conoscenza della molteplicità delle strutture della pubblica amministrazione che rischia di portare ad un peggioramento della condizione di tutto il personale in servizio alla PCM.

D’altro canto un sindacato non può accettare che nella stessa amministrazione, addirittura nell’ambito del medesimo ufficio, i dipendenti, a parità di prestazione lavorativa, percepiscano un trattamento economico diversificato, riteniamo quindi che l’applicazione del CCNL- PCM sia dovuta ai colleghi trasferiti obbligatoriamente, poiché i lavoratori non devono pagare per le “frettolose” scelte governative ispirate da puri interessi politici.

Il rimedio per rimuovere la disparità prodotta da chi ben poco conosce la disciplina contrattuale, non è altro che la variazione della norma per consentire che nuove risorse confluiscano nel FUP.

Così mentre la RdB sollecitava la parte politica a rettificare il provvedimento legislativo a tutela delle risorse economiche stanziate per il FUP destinate al personale della PCM, c’era chi remava contro!!

         Infatti, nella riunione con l’avv. Figliolia convocata per trovare una soluzione alla questione lo Snaprecom,  in “perfetta sintonia” con la parte politica, chiedeva di anticipare il FUP della PCM per l’adeguamento del compenso accessorio al personale trasferito senza alcuna garanzia che lo stesso fosse incrementato attraverso, appunto, la modifica della norma che stabilisce “a costo zero”.

         Tale proposta è stata anche ribadita attraverso un comunicato sindacale divulgato solo nel dipartimento interessato…

         Ancora una volta il delirio di onnipotenza dello snaprecom che non perde occasione di mostrare i muscoli, ma non il cervello, rivela piuttosto uno scarso peso politico a livello nazionale, dovuto anche all’ assenza di una confederazione generale rappresentativa.

         Questo esempio di coerenza non soltanto muta il proprio atteggiamento a seconda dell’interlocutore, ma servendosi di una fasulla logica corporativa tenta di minare l’unità dei lavoratori e di forviarne l’attenzione da argomenti rilevanti quali l’organizzazione della PCM, il rinnovo contrattuale,  ecc.

 

            Roma, 14 giugno 2007

RdB/CUB Pubblico Impiego

Coordinamento Nazionale Presidenza Consiglio Ministri

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