Argomento:

NON VEDO, NON SENTO E SOPRATTUTTO NON ….PARLO!

Roma -

Dopo svariato tempo in cui l’Ammistrazione non convocava le Organizzazioni Sindacali, ieri si è tenuta una riunione vertente sull’applicazione di una norma del codice degli appalti e la relativa contrattazione al Dipartimento della Protezione Civile.

Non entriamo nel merito dell’argomento in quanto, detta contrattazione, è stata rinviata mancando alcuni elementi sostanziali. USB ha tuttavia chiesto che il regolamento per la ripartizione degli incentivi, previsto dall’art. 92 comma 5 Dlgs n. 163/2006, sia applicato a tutta la PCM e non limitato al DPC (sarà nostra cura informarvi dettagliatamente sugli sviluppi in merito all’argomento suddetto).

L’ordine del giorno della convocazione prevedeva anche la voce “varie ed eventuali”: in questa sede l’Amministrazione ha SOLO informato le Organizzazioni Sindacali della pesante riduzione dello stanziamento per la polizza sanitaria (di circa 2.000.000 di euro ndr).

A seguito di questo ulteriore taglio, la USB denuncia il persistente attacco ai lavoratori da parte del governo che si realizza colpendo anche i servizi sociali a favore dei dipendenti come la polizza sanitaria. Questo succede solo alla “SPECIFICA” Presidenza del Consiglio dei Ministri mentre nelle altre Amministrazioni dette polizze  sono state rinnovate senza alcuna decurtazione dei relativi fondi. Intanto, si continuano a favorire nicchie di privilegio (vedi nuove consulenze con sostanziosi contratti, ecc…) che incidono sui capitoli di bilancio del personale, già fortemente depauperati dai vari tagli determinati dagli interventi normativi Tremonti-Brunetta. Inoltre, la USB stigmatizza il comportamento dell’Amministrazione che, “in preda alla sindrome di Marchionne” nascondendosi dietro a tecnicismi legislativi,  ha di fatto impedito anti democraticamente a un componente RSU di esprimersi su di un argomento di rilevante importanza per i lavoratori della PCM.

Infatti, si esprimeva preoccupazione riguardo le pesanti ricadute sul personale della PCM per il sostanziale ridimensionamento dei RISPARMI DI GESTIONE e per la riduzione, ai minimi termini, delle prestazioni sanitarie determinate dalla polizza. Restringimento drastico e inopportuno in questa drammatica fase di smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale.

Invece, tra le proposte per migliorare e ampliare il pacchetto delle prestazioni sanitarie indicate nella polizza, la USB ha ribadito, per l’ennesima volta, quella che prevede la proporzione della quota partecipativa in base alle capacità retributive dei dirigenti e delle qualifiche.

L’Amministrazione ha mostrato, con tale atteggiamento, tutta la difficoltà a dare risposte alla RSU e alle Organizzazioni Sindacali e a giustificare le decisioni adottate addirittura NON permettendo a un componente del tavolo di intervenire. La stessa non ha proferito risposta neppure sulla contraddizione scaturita dalle restituzione dei colleghi fuori comparto contestualemente all’arrivo di nuovo personale in comando, remunerato quanto un dirigente (segretari comunali), e a qualche inquadramento nei ruoli, come segnalato nel nostro precedente comunicato.

Si calunniano i dipendenti pubblici, in particolare quelli della PCM, non si rinnovano più i contratti, si riducono i diritti conquistati negli anni, si applicano pesanti tagli ai salari, ora si vanno a colpire quei pochi servizi ai dipendenti …cosa ci attende ancora da questa classe dirigente?

 

USB Pubblico Impiego

Coord. Nazionale PCM