Impedita la firma di un contratto ripugnante

Roma -

Oggi all’ARAN la RdB, che si è presentata con una numerosissima delegazione di colleghi, ha condizionato da subito quella che, secondo l’ARAN, doveva essere la giornata della trattativa conclusiva impedendo di fatto che si arrivasse ad una chiusura sbrigativa del CCNL..

La RdB,  rispettando l’indicazione ricevuta dai lavoratori in Assemblea, ha dichiarato la propria indisponibilità a qualsiasi mediazione rispetto a quanto proposto dall’ARAN e in particolare su tre punti fondamentali:

  1. Inserimento dell’art 18 in busta paga senza alcun aumento di orario settimanale di lavoro;
  2. Il campo di applicazione deve prevedere l’applicazione del CCNL a TUTTO il personale in servizio alla PCM ivi compreso quello del CIPE, Turismo e Sport;
  3. Eliminazione della norma antidemocratica che stabilisce che la convocazione sul secondo livello di contrattazione e (di male in peggio!) su aspetti quali organizzazione ed esternalizzazione, sia solo per le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL.

La RdB, ribadisce di essere  pronta a trattare per una quanto mai necessaria conclusione della vicenda contrattuale, ma non sarà mai disponibile a chiudere un contratto che, come nel caso della bozza proposta, è contro i lavoratori della PCM.

Questa decisa posizione ha letteralmente “gelato” la delegazione ARAN dalla quale ora aspettiamo risposte chiare.

Abbiamo registrato, inoltre, che anche il fronte dei sindacati autonomi condivideva “…al 150%” la posizione espressa dalla RdB.

L’ARAN constatando, a questo punto, l’impossibilità a procedere alla trattativa ha aggiornato per martedì 24 marzo alle ore 15.30 la prosecuzione dell’incontro.

Di una cosa siamo più che certi o sarà un VERO contratto o saremo pronti a manifestare e scioperare per ottenerlo.

 

18 marzo 2009                                                        RdB/CUB Pubblico Impiego

                                                                           Coordinamento Nazionale PCM