Dip. Protezione Civile A CINECITTÀ LE COMPARSE PRENDONO …IL CESTINO!
Più o meno è stato questo il ruolo avuto dalle organizzazioni sindacali nel recente incontro dell’11 ottobre con il Capo Dipartimento in merito alla ennesima riforma della protezione civile.
Di fatto si tratta di una considerazione alquanto banale perché sapevamo benissimo che a quell’incontro il Capo Dipartimento avrebbe dato un valore minimo, un fastidioso contrattempo impostogli dalla legge.
Quel “Sentite le organizzazioni sindacali…”, come recita il testo dopo quella sequela di “visto”, “visto”, suona oggi ancor più beffardo dal momento che nel decreto di riordino non vi è segno alcuno delle osservazioni portate da nessuna sigla sindacale. Osservazioni che si era impegnato a valutare, certo non a recepire, ma constatare che non v’è traccia di alcuna modifica, se non piccoli dettagli insignificanti, ci porta, ancora una volta a constatare che si tratta di una delle solite tante promesse che il Capo Dipartimento puntualmente elargisce e non mantiene mai…
Nello specifico i rilievi fatti dalle OO.SS. contro l’ingresso indiscriminato di militari in una struttura civile, la nascita di nuovi uffici con tante caselle da riempire quando ancora è rimasta irrisolta la posizione del personale di prestito, e il continuo arrivo di altro personale in comando, di nuovi contratti di collaborazione e consulenze, la mancanza di un monitoraggio delle professionalità presenti nella struttura e la valorizzazione del personale di ruolo, ecc. dimostrano, ancora una volta, la scarsa propensione del Capo Dipartimento ad adottare un’attenta politica del personale (per esempio la “trasmigrazione” del Servizio gestione del personale all’interno dell’Ufficio Amministrazione e finanza, non consente di individuare la struttura preposta a tale attività).
Giudichiamo per questo negativamente l’atteggiamento del dr. Bertolaso che continua a trattare il Sindacato come un qualcosa di “fastidioso e superfluo” da utilizzare “alla bisogna” e non a rispettarlo come controparte legittima rappresentante dei lavoratori.
Questo è il contesto attuale riguardo le relazioni sindacali nel DPC.
Confermato, ancora una volta, dal fatto che il decreto di riordino, a tutt’oggi, seppure firmato il 23 ottobre, ancora non è stato comunicato alle organizzazioni sindacali.
A CINECITTÀ LE COMPARSE PRENDONO …IL CESTINO!
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31 ottobre 2006 RdB/CUB Coord. Naz. PCM