ARAN INCONTRI CCNL PCM.

COMUNICATO SINDACALE 24 giugno 2009

Premettendo che l’ultimo incontro avvenuto all’ARAN (24 giugno 2009) non può che avvalorare il nostro giudizio negativo sulla maggior parte dei contenuti contrattuali, vogliamo comunicare che riteniamo di non poter entrare adesso nello specifico degli istituti discussi poiché l’ARAN, sebbene richiesta dal tavolo, non ha fornito alcuna bozza definitiva - con annesse tabelle della parte economica.

Inoltre evidenziamo che la firma della preintesa non consiste nella stipula definitiva del CCNL – la quale avverrà entro trenta giorni(tempi tecnici) dalla sottoscrizione della preintesa.

In tale periodo la RdB, come consuetudine, lancerà un referendum per tutti i lavoratori iscritti e non iscritti al sindacato.

Il referendum, ribadiamo, è un diritto e una opportunità per tutti i lavoratori  che consente di poter esprimere il proprio giudizio sul nuovo contratto.

 

Naturalmente sarà nostra premura inviare quanto prima la bozza definitiva del CCNL supportata da una analisi approfondita in tutti i suoi aspetti.

25 giugno 2009

RdB/CUB P.I. Coord. PCM

 

COMUNICATO SINDACALE 16 giugno 2009

Nella riunione del 10 giugno all’ARAN la conclusione della trattativa per il rinnovo del CCNL sembrava avvicinarsi, pur continuando a presentare luci ed ombre (anche in riferimento al campo di applicazione) rispetto all’ultima bozza presentata dall’ARAN ad aprile.

Un punto positivo è la scomparsa del principio del prorata per la quota dell’art. 18 sul fondamentale dello stipendio (circa € 100 medie lorde) che agevolerà in particolare quel personale che andrà in pensione con il sistema retributivo.

Il prorata verrà mantenuto invece per la quota stabilizzata sull’indennità di amministrazione (circa € 212,00 medie lorde).

La RdB per incrementare il FUP ribadisce la proposta di trasferire ulteriori somme dal fondo per lo straordinario. Inoltre l’abolizione della 1^ Area a nostro avviso rappresenta l’inizio di un percorso verso un ordinamento professionale (area unica) che eliminerebbe le barriere prodotte dall’attuale suddivisione in tre aree, permettendo così percorsi di carriera più omogenei.

La RdB si batterà per ottenere ulteriori passaggi, prioritariamente quelli dalla 2^ alla 3^ area ove l’Amministrazione dovrà ampliare necessariamente la dotazione organica che attualmente presenta una esigua disponibilità di posti.

I punti di caduta del contratto che ci trovano da sempre contrari riguardano:

- l’aumento dell’orario di lavoro a 38 ore che rappresenta un sostanziale arretramento sul piano dei diritti dei lavoratori conquistati con anni di lotte e che evidenzia un interesse orientato alla quantità del lavoro più che alla qualità organizzativa;

- con l’introduzione della meritocrazia e le valutazioni da parte del dirigente, sia collettive che singole, verranno esclusi categoricamente quei meccanismi che sino ad oggi hanno consentito l’erogazione degli incentivi distribuiti a tutto il personale.

L’indomani l’ARAN ha poi finalmente presentato le tabelle riferite sia agli aumenti contrattuali che alla stabilizzazione di parte dell’art. 18, con gli importi che hanno deluso ogni aspettativa. Nelle suddette tabelle, mentre la parametrizzazione della somma stabilizzata sul fondamentale tiene conto di una logica distributiva stabilitra, salta all’occhio una grave sperequazione tra le aree sulla somma stabilizzata sull’indennità di amministrazione che penalizza fortemente i lavoratori dell’area seconda. Al riguardo la RdB esigerà lo stanziamento di risorse aggiuntive affinché venga riequilibrata la pesante sproporzione esposta nelle tabelle presentate dall’ARAN.

Peraltro la somma proposta dall’ARAN per le due ore lavorative settimanali in più (oltre otto mensili) è inferiore alla metà di quanto percepito oggi con l’art.18.

Dopo circa 4 anni di attesa per il “famigerato” rinnovo ci aspettavamo un risultato diverso che tenesse conto anche dei danni inflitti ai lavoratori per l’oneroso ritardo e per il mancato, seppur minimo, recupero del potere salariale.

La RdB tuttavia chiamerà  i lavoratori della Presidenza a esprimersi sul rinnovo contrattuale.

16 giugno 2009

 RdB-CUB Coordinamento PCM