Argomento:

Comunicato Assemblea lavoratori di ruolo e comandati

Roma -

In data 14 maggio 2012 si è svolta una partecipata Assemblea del personale cui ha preso parte un gran numero di colleghi, in rappresentanza di tutto il personale in servizio presso le varie strutture della PCM, sia appartenente al ruolo che in posizione di prestito.

Con i colleghi intervenuti abbiamo svolto un ampio esame della situazione lavorativa, confrontandoci circa le dichiarazioni dell’attuale Governo sulla c.d. spending review.

Al riguardo, dopo un ampio dibattito sulle diverse realtà che compongono l’organico della PCM - personale di ruolo e di prestito - e che costituiscono il supporto irrinunciabile e qualificato al buon andamento dell’azione governativa, l’Assemblea ha deciso di chiedere all’Amministrazione - attraverso una petizione pubblica -  l’istituzione di un tavolo di confronto sulle politiche del personale, diretto a:

-         tutelare il personale del ruolo della PCM, in particolare coloro che prestano servizio presso strutture/dipartimenti interessati a processi di riorganizzazione o trasferimento di competenze (anche ad altri dicasteri), garantendone la riassegnazione presso altri uffici della stessa PCM;

-         attivare procedure di passaggio nel ruolo della PCM del personale in posizione di comando e fuori ruolo, attesa la carenza dell’organico per il gran numero di posti  vacanti scaturiti dai pensionamenti anticipati;

-         rimodulazione delle Tabelle organiche allegate al DPCM 17 febbraio 2010, trasferendo (fino a concorrenza dei posti resisi disponibili) il personale di prestito nella Tab. A, con conseguente progressiva riduzione della Tab. B, prevedendo per il restante personale comandato il successivo passaggio nel ruolo in relazione alle vacanze di posti che dovessero verificarsi (cristallizzando le posizioni del personale della Tab. B in servizio ad una certa data da concordare con l’Amministrazione).

        Poiché gli “sprechi” della politica sono ben altri, per esempio  le esternalizzazioni e/o le consulenze affidate agli estranei alla Pubblica Amministrazione o le strutture di missione che sono veri e propri “duplicati” di uffici e servizi nell’ambito della PCM, riteniamo che tutto il personale della PCM debba essere considerato una risorsa e non un costo.

            Pertanto auspichiamo che l’Amministrazione accolga le nostre proposte e si confronti con i dipendenti attraverso i suoi rappresentanti.        

            Saremo pronti alla mobilitazione e a mettere in  atto le iniziative necessarie, qualora ciò non avvenisse.

             Infine, siamo costretti a replicare alle “voci di corridoio” strumentalmente diffuse a seguito dell’Assemblea.

            Durante lo svolgimento della stessa non è avvenuto alcun litigio tra i colleghi, tanto meno sono state avanzate proposte da parte dei presenti circa la decurtazione dello straordinario e del salario accessorio allo scopo di trattenere in PCM i “colleghi fuori comparto”.

            Invitiamo i colleghi a partecipare alle Assemblee per ascoltare direttamente quanto viene discusso e a non far riferimento ai portavoce alquanto discutibili.

            Tali episodi dividono i lavoratori e alimentano la “ guerra tra poveri”.

USB P. I. Coordinamento Nazionale PCM