CONTRATTO Presidenza del Consiglio Ministri 2006-2009 RdB non firma

Roma -

1 luglio 2009 -

E’ stato firmato all’ARAN da Cisl, Snaprecom e Flp l’ipotesi di accordo relativo al rinnovo del CCNL 2006-2009.  

La RdB, come già anticipato con precedenti comunicati, non ha firmato l'ipotesi suddetta sottolineandone i molteplici contenuti svantaggiosi.

Sotto allegato il testo dell'ipotesi del  CCNL per una prima valutazione.

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ERA GIA’  TUTTO PREVISTO!

Comunicato

Ieri si è conclusa all’ARAN l’ultima fase del rinnovo contrattuale per il Comparto Presidenza Consiglio dei Ministri. 

In sintesi evidenziamo gli elementi positivi del contratto, frutto soprattutto dei  nostri interventi sul tavolo della trattativa,  e quelli negativi.

 

Elementi positivi:

 

-         la parziale stabilizzazione dell’art. 18 nel tabellare (circa € 100 medie lorde) e nell’indennità d’Amministrazione (circa € 250,00 medie lorde).

Purtroppo non abbiamo ottenuto la storicizzazione di tutto l’articolo 18 come        richiesto anche nella nostra piattaforma,

 

-         il riequilibrio della parametrizzazione della somma stabilizzata sull’indennità di amministrazione, che penalizzava i lavoratori dell’area seconda rispetto a quelli dell’area terza, attraverso lo stanziamento di ulteriori risorse, come richiesto da RdB, per eliminare la forte sperequazione;

 

-         l’accoglimento della proposta  RdB che ha portato ad una sensibile diminuzione delle restanti ore mancanti (da 8 a 7) per la corresponsione degli emolumenti derivanti dall’attuale art. 18 (per un totale di 15 e non più 16 ore);

 

-         il trasferimento di quota parte dello straordinario (50%) per il rifinanziamento del FUP,  come previsto dalla nostra piattaforma contrattuale; 

 

-         l’abolizione dell’Area prima, che pur non risolvendo l’annoso problema del mansionismo, poiché accorpata alla seconda, deve rappresentare l’avvio di un percorso  verso un ordinamento professionale diverso (area unica).

 Elementi negativi: 

-   il Campo di applicazione non ha risolto la situazione dei colleghi trasferiti in PCM (Cipe Turismo e Sport) rinviando la sola equiparazione economica al contratto integrativo;

-  l’aumento dell’orario di lavoro a 38 ore, che rappresenta, secondo RdB, un sostanziale arretramento sul piano dei diritti dei lavoratori conquistati con anni di lotte.

Un pesante vincolo al quale i lavoratori verranno sottoposti a scapito della qualità della vita.

-  l’introduzione, in un contratto  scaduto ormai da anni, di disposizioni previste dalla normativa recente in materia  di  meritocrazia* e di  valutazione, sia singola che collettiva,  da parte del dirigente,  escludendo categoricamente quei meccanismi che sino ad oggi hanno consentito l’erogazione degli incentivi distribuiti a tutto il personale.

Inoltre riteniamo che la dichiarazione a verbale dell’Amministrazione sulla salvaguardia del diritto di opzione, considerata la normativa vigente (vedi legge 133/2008), non appare sufficiente a garantire il personale in caso di mobilità o trasferimento delle competenze volute dal governo di turno.

Così come già richiesto all’indomani dell’emanazione del Dl 112/2008 convertito in Legge 133/2008,  ribadiamo la necessità di una norma ad hoc ,che esuli la PCM dall’ attuazione di tale normativa.

Come da noi pronosticato nei precedenti comunicati, la preintesa è stata puntualmente sottoscritta da CISL, Snaprecom e Flp, le quali hanno appoggiato la direttiva per il rinnovo contrattuale ed assecondato l’Amministrazione nella scelta dell’aumento dell’orario di lavoro a 38 ore, della distribuzione dei premi individuali e dei progetti finalizzati, dimenticando il proprio ruolo di difensori dei diritti acquisiti dai lavoratori.

La RdB non ha sottoscritto la preintesa riservandosi di consultare tutti i colleghi sui contenuti del nuovo CCNL. Nei prossimi giorni comunicheremo la data e il luogo delle Assemblee e dei banchetti per la consultazione.

 

2 luglio 2009

RdB/CUB Pubblico Impiego

Coordinamento Nazionale PCM

*Ora è sotto gli occhi di tutti che ci stanno togliendo i diritti, ci hanno tolto il salario e stanno provando a toglierci anche la dignità.

Basta questo per  esercitare il 3 luglio il diritto di sciopero con il patto di base RdB-Cobas-SdL,

 nelle 3 ore di fine turno.

Venerdì 3 luglio 3 ore di sciopero a fine turno

Con iniziativa sotto Palazzo Vidoni dalle ore 11.30

 Coordinamento RdB PI Presidenza  del Consiglio dei Ministri